Se il pattinaggio di figura è poesia, lo short track è azione. È la Formula 1 del ghiaccio, una disciplina dove i pattinatori sfrecciano a pochi centimetri l’uno dall’altro, affrontano curve strettissime a tutta velocità e si sfidano in sorpassi mozzafiato fino all’ultima lama.
Lo short track è emozione pura, fatta di attese, scatti improvvisi, tattica e, spesso, colpi di scena. Una delle discipline più spettacolari delle Olimpiadi invernali, dove ogni secondo può cambiare tutto.
📜 Origini e debutto olimpico
Lo short track nasce in Nord America all’inizio del Novecento come variante del pattinaggio di velocità tradizionale, ma su piste più corte, in spazi chiusi. L’idea era semplice: rendere le gare più intense, ravvicinate e accessibili al pubblico indoor.
Dopo alcune esibizioni negli anni ‘80, è diventato sport olimpico ufficiale a partire da Albertville 1992. Da allora ha conquistato fan in tutto il mondo, diventando una delle competizioni più seguite dei Giochi.
🏁 Come funziona una gara di short track
A differenza del pattinaggio di velocità “classico” (che si corre contro il tempo su una pista lunga), nello short track gli atleti gareggiano contemporaneamente, spalla a spalla, su una pista ovalizzata da 111,12 metri, costruita all’interno di un campo da hockey.
Le distanze olimpiche individuali:
- 500 metri (giro secco, velocità pura)
- 1000 metri (più tattico e strategico)
- 1500 metri (resistenza e gestione del ritmo)
Le staffette:
- 3000 metri femminile
- 5000 metri maschile
- Staffetta mista (introdotta a Pechino 2022 – 2000 m)
Nelle staffette, i cambi avvengono con un “tocco” tra compagni, spesso mentre si lanciano in pista con spinte sincronizzate da vedere e rivedere.
⚠️ Un sport dove tutto può succedere
Lo short track è imprevedibile. In un attimo, un contatto o una caduta possono stravolgere l’intera classifica. I sorpassi avvengono in spazi strettissimi, spesso a rischio di collisione. Non mancano le squalifiche, le decisioni dei giudici, i fotofinish. Per questo ogni gara è una storia a sé.
🌍 Le nazioni dominanti
Le potenze storiche di questo sport sono:
- 🇰🇷 Corea del Sud – dominatrice assoluta, soprattutto nelle gare femminili
- 🇨🇳 Cina – grande forza emergente, padrone di casa a Pechino 2022
- 🇨🇦 Canada – sempre tra i protagonisti
- 🇳🇱 Paesi Bassi – fortissimi nelle gare recenti
🇮🇹 L’Italia e lo short track: il mito di Arianna Fontana
L’Italia ha scritto pagine leggendarie nello short track grazie a Arianna Fontana, la pattinatrice più medagliata di sempre nella storia olimpica azzurra:
🥇 1 oro, 🥈 2 argenti, 🥉 6 bronzi tra il 2006 e il 2022.
La sua vittoria nei 500 metri a PyeongChang 2018 è entrata nella storia, così come la sua incredibile costanza nei risultati per oltre 15 anni.
Accanto a lei, anche Yuri Confortola e nuove leve come Pietro Sighel, Arianna Valcepina e la promettente Cynthia Mascitto stanno costruendo il futuro azzurro sul ghiaccio.
🔍 Regole e giudici: occhio al dettaglio
Nel caos apparente dello short track, ogni gesto è regolato con attenzione:
- Non si può ostacolare o spingere un avversario
- I contatti eccessivi vengono penalizzati
- I pattinatori possono essere squalificati anche se arrivano primi
Proprio per questo, ci sono telecamere ad alta definizione e giudici pronti ad analizzare ogni frame delle gare.
🎯 Perché amarlo (e seguirlo)
Lo short track è lo sport ideale per chi cerca emozione, velocità, tensione. Le gare durano pochi minuti, ma possono regalare colpi di scena degni di un film. Ogni curva può essere fatale. Ogni sorpasso è una sfida al limite della fisica.
Non servono ore davanti alla TV: bastano 30 secondi di gara per restare incollati allo schermo.
❄️ Milano-Cortina 2026: pronti al tifo
Con le Olimpiadi invernali che tornano in Italia, l’Arianna nazionale potrebbe chiudere la sua carriera proprio davanti al pubblico di casa. Ma anche la nuova generazione azzurra è pronta a stupire.
E tu, sei pronto a scoprire la bellezza (e la follia!) dello short track dal vivo?